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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana
Antibiotico Resistenza

Antimicrobico-resistenza e viaggi internazionali

Antibiotico Resistenza · 10 luglio, 2024
Gemmi F

Coordinatore Osservatorio per la qualità e l'equità, ARS Toscana


Autori: 

  • Fabrizio Gemmi - ARS Toscana

L'antimicrobico-resistenza riconosce, tra le concause che ne aumentano la frequenza, fattori ulteriori rispetto all'impiego di antibiotici (in medicina umana, veterinaria e ambiente) e alla ridotta capacità di esercitare un efficace controllo delle infezioni.
Si tratta di un fenomeno complesso e, anche se dobbiamo intensificare le nostre azioni in ambito sanitario, occorre avere consapevolezza del fatto che il tema deve essere trattato anche in ottica di planetary health definita come "la salute della civilizzazione umana e lo stato dei sistemi naturali da cui essa dipende" [cit. Whitmee S, Haines A, et al. Safeguarding human health in the Anthropocene epoch: report of The Rockefeller Foundation-Lancet Commission on planetary health. Lancet. 2015 Nov 14;386(10007):1973-2028]. 
 

Presentiamo una serie di articoli, già pubblicati come capitoli nella collana Documenti ARS, che trattano dell'antimicrobico-resistenza come fenomeno correlato al cambiamento climatico, ai viaggi internazionali e alle migrazioni di popolazioni.
 
Il contributo di Fabrizio Gemmi, dal titolo Viaggi internazionali e antibiotico-resistenza (Documento ARS n. 121, parte II, cap 2), sottolinea come i viaggi internazionali siano cruciali nella diffusione di microrganismi e nella resistenza agli antimicrobici. La pandemia di Covid-19 ha evidenziato la facilità di trasmissione attraverso i viaggiatori. Nonostante il rallentamento durante la pandemia, i viaggi internazionali sono in aumento costante da decenni - nel 2019 i turisti sono stati a livello globale 1,46 miliardi, con una crescita del 4% rispetto all'anno precedente. I viaggi spesso interessano paesi con sistemi sanitari fragili e infrastrutture sanitarie inadeguate, aumentando i rischi di resistenza antimicrobica associata ai viaggi. Gli studi indicano che circa il 30% dei viaggiatori può acquisire batteri resistenti agli antibiotici come Escherichia coli produttore di beta-lattamasi a spettro esteso (Esbl-E). 
 
Questi risultati sottolineano la necessità di monitorare e gestire attentamente la diffusione dell'AMR attraverso i viaggi internazionali, compresi quelli a scopo sanitario, per sorvegliare l'introduzione di resistenze nei sistemi sanitari. 
 
In questo video Fabrizio Gemmi introduce e commenta brevemente l'articolo. 
 
 

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