La gloves awareness week: una riflessione sull’uso appropriato dei guanti
Le conseguenze durante la campagna
Modelli Organizzativi · 2 maggio, 2022
Daniela Accorgi
Azienda USL Toscana Centro
Beatrice Meucci
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi
In questi anni di pandemia è cambiato l’approccio degli operatori sanitari all’igiene delle mani e all’utilizzo dei dispositivi di barriera, in particolare questo processo di cambiamento ha coinvolto le procedure di utilizzo dei guanti.
L’uso dei guanti è indicato in tre condizioni di rischio:
- Rischio biologico per gli operatori, ad esempio prima e dopo il contatto con fluidi corporei, cute non integra o come misura di prevenzione della trasmissione da contatto;
- Per prevenire il rischio infettivo al paziente durante le pratiche invasive o prima del contatto con materiali o siti corporei sterili;
- Nel caso rischio chimico per gli operatori, ad esempio a contatto con disinfettanti o farmaci chemioterapici.
Al di fuori delle casistiche sopra indicate l’uso dei guanti è considerato inappropriato.
Nei primi mesi di emergenza per prevenire il rischio biologico è stato raccomandato l’utilizzo di un doppio paio di guanti quale protezione aggiuntiva durante l’assistenza diretta a pazienti con SARS-CoV-2.
L’utilizzo del doppio guanto, però, è da considerarsi rischioso per la trasmissione dei microrganismi multiresistenti ma, nonostante ciò, in molte realtà questo comportamento sta diventando uno standard anche nell’assistenza al paziente No -Covid.
Il fenomeno dell’uso inappropriato dei guanti è stato già oggetto di numerosi studi e pubblicazioni, ricerche che hanno evidenziato come questa scelta riduca la propensione degli operatori all’igiene delle mani e aumenti il rischio di trasmissione di MDRO. La trasmissione di quest’ultimi, infatti, è legata a due possibili condizioni di contaminazione: i guanti e le mani degli operatori.
I guanti contaminati e non rimossi vengono a contatto con superfici inanimate aumentando il rischio di trasmissione indiretta dei microrganismi (cross-contamination).
In una revisione sistematica [1] nove studi hanno indicato che i guanti degli operatori sanitari sono spesso contaminati dai microrganismi durante le cure di routine, in particolare da Acinetobacter baumannii, Staphylococcus aures, Enterobacteriaceae e organismi MDRO come VRE e MRSA. La stessa revisione riporta che degli operatori che indossavano i guanti il 57% li avevano contaminati dopo aver toccato solo l’ambiente e il 69% aveva i guanti contaminati dopo aver toccato sia l’ambiente che il paziente. È stata riscontrata una tendenza crescente alla contaminazione delle mani o dei guanti tra gli operatori sanitari che hanno toccato sia il paziente sia l'ambiente, circa il 70% di questi, rispetto agli operatori sanitari che hanno toccato solo l'ambiente ovvero il 52% del campione analizzato, differenza comunque risultata non statisticamente significativa.
La contaminazione delle mani dell’operatore è legata ai difetti nella produzione dei guanti che non li rendono impermeabili al 100% ma anche ad una scorretta tecnica di rimozione.
Durante la rimozione dei guanti dopo attività assistenziali a pazienti con MDRO, il 2 – 5% degli operatori presentava contaminazione delle mani [2-3] e nel 24 % dei casi in cui il personale ha assistito pazienti con Clostridium difficile [4].
Uno studio ha osservato, inoltre, 278 procedure dove sono stati utilizzati guanti in 178 episodi di cura, nel 59 % dei casi era inadeguato e il rischio di cross-contamination si è verificato nel 49% delle procedure [5]. Dopo l’osservazione è stata realizzata un’intervista semi-strutturata a 26 operatori sanitari e dall’analisi dei fattori che influenzano la decisione di indossare i guanti è emersa una serie di aspetti che sono stati riassunti dagli autori in due categorie: aspetti emozionali e percettivi e aspetti sociali, ossia legati all’interazione con il paziente (vedi tabella 1 e tabella 2)
Tabella 1- Aspetti emozionali e percettivi che portano gli operatori a indossare i guanti (Wilson j. adatta)
Aspetti emotivi e percettivi |
Paura |
Auto protezione (minacce specifiche) |
Proteggersi dalla contaminazione di sostanze percepite come pericolose per sé (es. fluidi corporei, sporco, infezioni, impurità, detergenti, antibiotici o qualcosa di contagioso) |
Auto protezione (minacce sconosciute) |
Proteggersi da potenziali minacce non note agli operatori sanitari. |
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Protezione dei pazienti |
Prevenire la contaminazione del paziente o la contaminazione crociata con altri pazienti; prevenire la diffusione d’infezioni |
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Fare un errore |
Essere accusato di non lavorare in sicurezza o di fare la cosa sbagliata |
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Disgusto |
Sgradevole |
Evitare il contatto con la pelle o altre parti del paziente che appaiono sgradevoli o percepite come spiacevoli |
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Sporco |
Evitare il contatto con qualsiasi cosa percepita come "cattiva", sporca o non pulita |
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Fluidi corporei |
Evitare il contatto delle mani con liquidi o secrezioni corporee |
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Barriera psicologica |
Negativo |
Far sentire il paziente sporco o a disagio |
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Positivo |
Depersonalizzazione: evitare di usare le mani nude per toccare aree intime del paziente |
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Ridurre le preoccupazioni
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Sicurezza |
Conferire il senso di sicurezza contro il contatto con potenziali pericoli |
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Affidabilità |
L'igiene delle mani non è sufficiente, i guanti sono affidabili |
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Rassicurazione |
Sentirsi a proprio agio nel prestare assistenza, essere cauti e sicuri |
Tabella 2 - Aspetti sociali e percettivi che portano gli operatori a indossare i guanti (Wilson j. adatta)
Aspetti Sociali |
Professionali |
Istintivo |
Parte della pratica di routine, qualcosa che fai automaticamente senza pensare o valutare il bisogno |
Imitazione dei ruoli |
Pratica adottata dal comportamento di “imitazione” dei colleghi |
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Formazione |
Comportamento “insegnato” durante il tirocinio pratico |
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Pressione dei pari |
Seguire la pratica degli altri per adattarsi alla norma |
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Stai attento a te stesso |
Percezioni personali delle situazioni in cui si desidera indossare i guanti |
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Organizzativi |
Linee di condotta |
Decisione guidata dalla percezione di un requisito per proteggere se te stesso e i pazienti |
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Disponibilità |
I guanti sono ovunque, sono facili da indossare e fanno risparmiare tempo |
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Empatia |
Sentimenti del paziente |
Stigmatizzazione del paziente, crea una barriera al tatto, impersonale |
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Aspettative del paziente |
Guanti percepiti per conferire protezione, per essere igienici; dà sicurezza al paziente le mani sono pulite |
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Opinioni del personale |
Se è questo che lo staff sente di dover fare, è una loro prerogativa indossare i guanti |
La necessità di intervenire sull’utilizzo inappropriato dei guanti ha spinto il Royal College of Nurse (RCN) a intraprendere una campagna di sensibilizzazione. Dal 2018, in concomitanza con il 5 maggio, giornata internazionale dell’igiene delle mani, il Royal College of Nurse dedicata, infatti, una settimana alla sensibilizzazione degli operatori all’utilizzo corretto dei guanti: Glove Awareness Week: make one change. [6]
Figura 1 - Poster della campagna Gloves
Questa iniziativa di responsabilizzazione parte dalla consapevolezza che l’uso inappropriato dei guanti, non solo potenzialmente aumenta il rischio infettivo, ma incrementa anche il rischio di dermatite professionali con conseguenti risvolti sulla salute degli operatori. Inoltre, la campagna si focalizza anche sulla sostenibilità ambientale, tematica questa che è necessario far emergere soprattutto dopo una pandemia.
Nel 2020 il RCN ha pubblicato i risultati di una survey che ha evidenziato come il 93% degli intervistati abbia segnalato almeno un sintomo di dermatite alle mani nei 12 mesi precedenti [7], problematica che, secondo gli intervistati stessi, è correlata all’igiene delle mani e all’uso dei guanti. In merito a ciò è interessante notare come una percentuale pari al 78% degli intervistati abbia dichiarato di non aver informato le figure proposte alla tutela del lavoratore di questa condizione ma conseguentemente, abbia deciso di ridurre ridotto adesione all’igiene delle mani.
Vari studi hanno dimostrato come l’uso prolungato dei guanti aumenti il rischio di dermatiti per l’esposizione dell’operatore ad alcune sostanze chimiche utilizzate per produrli (processo di vulcanizzazione), come ad esempio gli acceleratori di gomma quali il tiurami, ditiocarbammati, tiazoli, guanidine e tiouree [8] e, conseguentemente a ciò, è stato osservato che un operatore con una dermatite generalmente tende a ridurre le occasioni di igiene delle mani. Inoltre, la cute danneggiata non ha solo risvolti sull’igiene stessa delle mani poiché, questa, comporta sia per l’operatore che per il paziente un rischio aggiuntivo derivante dalla possibilità di colonizzazione delle lesioni cutanee, circostanza fonte di infezione.
Infine, specifica menzione deve essere fatta della casistica nella quale un uso prolungato dei guanti comporti un’eccessiva idratazione della cute tanto da alterarne la funzione di barriera e di protezione dal rischio infettivo.
Secondo Rose Gallagher, responsabile all’interno del RCN per la prevenzione e controllo delle infezioni, l’assistenza sanitaria ha un’impronta di carbonio significativa, responsabile, si stima, del 4-5% del gas serra prodotto a livello globale, basti pensare al fatto che ogni anno il NHS consuma circa 1,5 miliardi di scatole di guanti.
Per migliorare la cura delle mani e ridurre al minimo i fattori di rischio professionale il RCN ha prodotto una guida [9] per il personale sanitario. La guida affronta temi, quali, la comprensione del ruolo e della funzione della pelle, l’uso dei guanti nell’assistenza sanitaria e nella prevenzione delle infezioni e, infine, la prevenzione e la gestione delle dermatiti professionali. Lo stesso NHS, per sensibilizzare il tema dell’impatto ambientale, ha prodotto un interessante video nel quale descrive il ciclo di vita di un guanto, della produzione dello stesso fino al suo smaltimento [10]
La settimana di sensibilizzazione sull’uso dei guanti, attraverso le sue diverse iniziative, si pone l’obiettivo, dunque, di migliorare la cura della mani e ridurre l’impatto ambientale dell’inappropriato utilizzo dei guanti trasmettendo la consapevolezza del problema, fornendo indicazioni sul corretto utilizzo di prodotti per l’igiene che siano ben tollerati dagli operatori e sensibilizzando sull’importanza di proteggere e prevenire i rischi di alterazione dello stato corneo (es. protezione del freddo).
Bibliografia:
- Picheansanthian W, Chotibang J. Glove utilization in the prevention of cross transmission: a systematic review. JBI Database System Rev Implement Rep. 2015 May 15;13(4):188-230. doi: 10.11124/jbisrir-2015-1817. PMID: 26447080.
- Hayden, Mary K., et al. “Risk of Hand or Glove Contamination After Contact With Patients Colonized With Vancomycin‐Resistant Enterococcusor the Colonized Patients' Environment.” Infection Control and Hospital Epidemiology, vol. 29, no. 2, 2008, pp. 149–154
- Morgan DJ, Rogawski E, Thom KA, et al. Transfer of multidrug-resistant bacteria to healthcare workers’ gloves and gowns after patient contact increases with environmental contamination. Critical care medicine. 2012;40(4):1045-1051.
- Landelle, C., Verachten, M., Legrand, P., Girou, E., Barbut, F., & Buisson, C. (2014). Contamination of Healthcare Workers' Hands with Clostridium difficile Spores after Caring for Patients with C. difficile Infection. Infection Control & Hospital Epidemiology,35(1), 10-15.
- Wilson j., Bak A., Lovedy H.P., Applying human factors and ergonomics to the misuse of nonsterile clinical gloves in acute care, American Journal of Infection Control 45(2017) 779-86
- https://www.rcn.org.uk/Get-Involved/Campaign-with-us/Glove-awareness
- Royal College of Nurse -Survey exploring skin health issues among nursing staff in the UK: results of a national survey A project commissioned by the Royal College of Nursing -2020 https://www.rcn.org.uk/professional-development/publications/rcn-survey-exploring-skin-health-issues-covid-19-pub-009244
- Hansen, Andreas et al. “Allergic contact dermatitis to rubber accelerators in protective gloves: Problems, challenges, and solutions for occupational skin protection.” Allergologie select 5 335-344. 22 Oct. 2021, doi:10.5414/ALX02265E
- Royal college of Nurse - Tools of the Trade Guidance for health care staff on glove use and the prevention of contact dermatitis 2021 https://www.rcn.org.uk/professional-development/publications/rcn-tools-of-the-trade-covid-19-pub009109
- https://www.youtube.com/watch?v=y9igNr-rtJs&t=4s
Per approfondire:
- consulta anche la nostra segnalazione Unite for safety: clean your hands. La Giornata regionale 2022 dell’igiene delle mani