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a cura di Agenzia regionale di sanità Toscana
Infection Control

L’uso della maschera facciale per prevenire la trasmissione delle infezioni respiratorie

Una riflessione sulle indicazioni fornite dalla letteratura

Infection Control · 19 luglio, 2021
Beatrice Meucci

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi


A seguito della pubblicazione del nuovo DPCM con il quale veniva abolito l’obbligo dell’uso della maschera facciale negli spazi aperti, precedentemente imposto per prevenire la trasmissione del virus SARS-CoV 2, è necessario riflettere sulle indicazioni fornite dalla letteratura in materia di maschera facciale.

La maschera facciale, infatti, risulta essere lo strumento più discusso in materia di prevenzione delle infezioni respiratorie e il suo utilizzo ha avuto un ruolo fondamentale durante la pandemia.

All’inizio del 2020, per supportare le decisioni in materia di prevenzione del nuovo coronavirus, i ricercatori hanno effettuato un lavoro di revisione della letteratura sulle misure preventive dei virus influenzali già conosciuti poiché, nonostante il nuovo coronavirus si presenti come un virus in parte sconosciuto, la principale caratteristica che lo accomuna a quelli noti è la tipologia di trasmissione per droplet. È proprio per tale ragione che le revisioni della letteratura si sono incentrate su studi volti a dimostrare l’efficacia della maschera facciale come misura di prevenzione dei virus influenzali, tra cui, come detto, rientra il virus SARS-CoV-2.

Il 27 febbraio 2020, la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per fronteggiare la dirompente pandemia di Coronavirus ha invitato la popolazione ad utilizzare delle misure preventive e tra queste oltre all’igiene delle mani frequente, all’evitare il contatto tra mani sporche e occhi, naso e bocca, alle buone pratiche di igiene respiratoria e al distanziamento sociale, vi era proprio l’utilizzo della maschera facciale.

Nel giugno 2020, il gruppo di lavoro Aggarwall et al., ha pubblicato una revisione sistemica e metanalisi sull’utilizzo della maschera facciale per prevenire le infezioni respiratorie in contesti di comunità. In questo lavoro, viene precisato che con maschera facciale si intende una maschera composta da 3 strati di materiale filtrante idonea per procedure mediche e il presidio per essere efficace deve essere indossato correttamente, in modo che vada coprire naso e bocca. Dallo studio emerge che l’atteggiamento dei soggetti coinvolti è fondamentale soprattutto a lungo termine ma anche che l’indossare la maschera infonde un senso di sicurezza che porta alla negligenza su altre misure di prevenzione, come il distanziamento sociale e l’igiene delle mani. Lo studio presenta dei limiti e tra questi vi è la mancanza di un monitoraggio continuo sulla popolazione dei singoli studi e l’utilizzo di definizioni diverse di infezioni influenzali (ILIs), poiché non tutti i lavori presi in considerazione si attengono alla definizione del Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

Dalla revisione, inoltre, emerge che l’utilizzo della sola maschera facciale per prevenire le patologie influenzali non è sufficiente ma diventa efficace solamente se accompagnata dall’utilizzo delle altre misure.

A settembre 2020, è stata pubblicata sull’ International Journal of Infectious Diseases una metanalisi dal titolo “L’utilizzo della maschera facciale in comunità per prevenire la trasmissione di infezioni respiratorie: una rapida revisione e metanalisi”. In questo lavoro gli autori, Chaanba K. et al., hanno indagato quale sia il livello di efficacia dell’uso della maschera facciale come misura preventiva per la trasmissione di infezioni respiratorie in comunità.

Questa metanalisi, infatti, ha l’obiettivo di rispondere a tre domande. La prima si interroga sulla possibilità che la maschera facciale possa prevenire realmente le infezioni respiratorie, la seconda si interroga su chi debba indossare la maschera, se dai soli soggetti malati o anche dai sani, e la terza ricerca quale sia la differenza tra la maschera ad uso medico o quella in tessuto.

Dallo studio si riscontra che per prevenire le infezioni respiratorie in comunità è necessaria la combinazione di più misure preventive, come l’igiene delle mani e l’utilizzo della maschera facciale. Lo stesso emerge per quanto riguarda l’utilizzo della maschera facciale in ambiente domestico e tra i contatti stretti, dove questa risulta essere efficace solo se viene applicata l’igiene delle mani e l’uso di prodotti per la pulizia della casa con clorexedina o disinfettanti a base di alcool. Il solo uso della maschera è significativamente rilevante prima della comparsa dei sintomi delle infezioni respiratorie.

Per quanto riguarda, invece, l’efficacia della maschera in tessuto rispetto a quella ad uso medico, gli studi selezionati sono stati svolti in setting comunitari chiusi quali, ad esempio, quello domestico e i dormitori universitari. Anche in questo caso viene sottolineato come la maschera facciale debba essere combinata all’igiene delle mani e ad una buona compliance, tra cui il corretto posizionamento del presidio e lo smaltimento dello stesso, con particolare attenzione alla caratteristica del monouso. Viene anche ribadito quali siano le caratteristiche per considerare una maschera facciale utile alla prevenzione delle infezioni respiratorie e come la maschera in tessuto non possa essere considerata una misura preventiva per l’OMS, poiché non vi sono evidenze che affermino la sua efficacia.

La stessa OMS, appunto, concede l’utilizzo della maschera in tessuto solo ed esclusivamente se non è possibile reperire nessun’altra tipologia.

In riferimento alla pandemia di COVID-19 viene raccomandato l’uso della maschera, come misura preventiva in soggetti sani e malati, insieme all’igiene delle mani, distanziamento sociale e sanificazione degli ambienti con clorexidina o prodotti a base di alcool.

In conclusione, dalle metanalisi si evince che la maschera facciale è efficace per prevenire le infezioni respiratorie e il suo utilizzo è raccomandato soprattutto quando non viene garantita la distanza di sicurezza. La maschera facciale, però, non sostituisce la distanza di sicurezza interpersonale, l’igiene delle mani e le altre misure preventive e ad oggi non ci sono raccomandazioni per l’utilizzo della maschera facciale in tessuto. Gli atteggiamenti appena citati possono essere considerati come azioni indispensabili per ridurre al minimo la trasmissione delle infezioni respiratorie in comunità.

Bibliografia

Aggarwal N., Dwarakanathan V., Gautam N., Facemask for prevention of viral respiratory infections in community setting: a systematic review and meta-analysis,Indian J Public Health, 2020.

WHO, Rational use of personal protective equipment for coronavirus disease 2019 (cOVID-19), 2020.

WHO, Advice on the use of masks in the community, during home care and health care settings in the context of the novel coronavirus (2019-nCoV) outbreak, 2020.

Chaabna K., Doraiswamy S., Mamtani R., Facemask use in community settings to prevent respiratory infection transmission: a rapid review and meta-analysis, Int J Infect Dis,2020.

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